Osteocalcina

Analisi per le ossa: calcio, fosforo, calcitonina, paratormone, vitamina D, osteocalcina, piridinoline e telopeptide

Le ossa sono formate da tessuto che si evolve in maniera perpetua. Per capire se una persona soffre di una patologia che attacca le ossa, con  la conseguente diminuzione della loro consistenza, le analisi consigliate sono:

Il calcio (Ca) o calcemia

Il fosforo (P)

La calcitonina (CT)

Il paratormone

La vitamina D

L’osteocalcina (OC)

Le piridinoline o il telopeptide.

Perché eseguirle?

Per diagnosticare la presenza o meno di patologie o di processi che rischiamo di provocare un impoverimento delle ossa. L’analisi del calcio è una routine consigliata per avere sempre sotto controllo lo stato delle ossa. Il calcio, di norma, norma ha pochissime oscillazioni, per questo, se dovesse risultare alterazioni si consigliano approfondimenti con altre analisi per sapere dove il sistema di rigenerazione ossea si è inceppato. Durante la menopausa,  oltre all’analisi del calcio, è generalmente prescritto dal medico anche l’esame della M.O.C. (Mineralometria Ossea Computerizzata). Questa è una indagine di radiologia in grado di fotografare con precisione lo stato di salute del tessuto osseo.

Come si eseguono le analisi?

In quasi tutti i casi si tratta di analisi che consistono in un  prelievo di sangue, soltanto l’esame delle piridinoline e del telopeptide sono esami delle urine. In questi casi il campione di urine deve essere prelevato di primo mattino, così sono più concentrate e si analizzano meglio. Si tratta di analisi per cui è consigliato il digiuno, in modo tale che il cibo non interferisca con il risultato, fatta eccezione per l’analisi del paratormone per cui il digiuno è assolutamente necessario e per l’analisi delle piridinoline e del telopeptide che possono, invece, essere anche estemporanee. L’assunzione di medicinali non influenza il risultato, è comunque consigliato avvertire il medico su eventuali terapie in corso.

Risultati

VALORI NORMALI

Calcio (Ca o calcemia)     8,6-10,5 mg/di

Fosforo (P)     fino a 1 anno     5,0-7,5 mg/di

2-10 anni  4,5-5,6 mg/di

dopo 10 anni  2,5-4,8 mg/di

Calcitonina     0-10 pg/ml

Paratormone     12-72 pg/ml

Vitamina D     8-42 ng/ml

Osteocalcina     donne in premenopausa     1-11 ng/ml

donne in menopausa  1-13 ng/ml

uomini  1-11  ng/ml

Piridinoline     donne     3-7,4 nM

uomini  2,3-5,4 nM

Telopeptide     1,8-5 ng/1

Cosa significano?

Calcio (Ca) o calcemia: il calcio conferisce rigidità all’osso. Se il risultato è più alto rispetto al valore normale, si registra una ipercalcemia nel sangue che può essere causata da un iperparatiroidismo (cioè la paratiroide produce troppi ormoni), da un eccesso di vitamina D nel sangue, da insufficienza renale, dall’uso di diuretici o contraccettivi o da un tumore delle ossa.

Se il risultato dell’analisi è più basso rispetto al normale, potrebbe essere ipoparatiroidismo (cioè la paratiroide produce ormoni in quantità scarsa), una carenza di vitamina D, un deficit dell’apporto di calcio con il cibo o una sua eccessiva perdita con le feci o con le urine dovute a cause da approfondire.

Fosforo (P): questo elemento fa in modo che la rigidità dell’osso non sia eccessiva.

Se l’analisi risulta superiore al normale, potrebbe trattarsi di presenza di un iperparatiroidismo o di un eccesso di vitamina D nel sangue.

Se l’analisi risulta più bassa rispetto a questi valori, potrebbe essere dovuta a ipoparatiroidismo, malassorbimento degli alimenti nell’inte­stino, digiuno prolungato o ad una malattia del fegato.

Calcitonina (CT): questo ormone cerca di rallentare il processo di distru­zione dell’osso per mantenere il corretto equilibrio nel suo rinnovamento.

Se il risultato è più alto rispetto al normale o, comunque, in prossimità del valore massimo, potrebbe indicare la presenza di un tumore alla paratiroide che influisce sull’equilibrio osseo.

Paratormone: questo ormone cerca di mantenere stabile la quantità di cal­cio nel sangue.

Se il risultato è più alto del normale, indica un iperparatiroidismo, che può essere causato da una scarsa concentrazione di calcio nel sangue (questo ormone, quindi, interviene per stimolare l’attività degli osteoblasti, che costituiscono la struttura dell’osso) o da un tumore della paratiroide, che smette di funzionare correttamente. Se il risultato è più basso rispetto a questi valori indica un ipoparatiroidismo che può essere causato da una eccessiva presenza di calcio nel sangue (per questo il paratormone non interviene nella stimolazione) o da un tumore alla paratiroide.

Vitamina D: è una vitamina prodotta dal rene che favorisce l’assorbimen­to del calcio ingerito con gli alimenti.

Se il risultato è più alto rispetto al normale, potrebbe indicarne una eccessiva ingestione e assorbimento nell’intestino, quindi, diventa tossica per l’organismo.

Se il risultato è più basso rispetto ai valori normali, indica una sua insuf­ficiente assunzione tramite il cibo o una scarsa esposizione alla luce del sole (che ne stimola la produzione) o una malattia del fegato. Questo può provocare rachitismo nei bambini e malattia delle ossa nell’adulto.

Osteocalcina (OC): questa analisi indica il tipo di attività degli osteoblasti, che formano l’osso.

Se il risultato è più alto rispetto al normale, potrebbe indicare la presen­za di ipertiroidismo o di osteoporosi (cioè impoverimento dell’osso). Se il risultato è più basso rispetto ai valori normali, indica che la forma­zione e rigenerazione degli osteoblasti è lenta e ridotta.

Piridinoline: questa ricerca indica l’attività degli osteoclasti di “distruzione” dell’osso per permetterne il rinnovamento.  Se il risultato è più alto rispetto al normale, siamo in presenza di osteoporosi.  Se il risultato è più basso rispetto al normale, significa che l’osso non si rigenera a sufficienza e deve esserne approfondita la causa (per esempio, potrebbe essere dovuto agli ormoni prodotti dalla paratiroide).

Telopeptide: E’ un esame che ha lo stesso significato dell’analisi delle piridinoline ed indica l’attività degli osteoclasti.  Se il risultato è più alto rispetto al normale, siamo in presenza di osteoporosi. Se il risultato è più basso rispetto al normale, significa che l’osso non si rigenera a sufficienza e deve esserne approfondita la causa.