Elastasi

Amilasi

L’amilasi è un enzima prodotto dalle cellule del pancreas che favorisce la digestione degli alimenti nell’organismo. L’amilasi non è però solo prodotta solo dal pancreas, ma anche dalle ghiandole salivari e, nelle donne, dalle tube di Falloppio. Ciò vuol dire che, per diagnosticare la corretta funzionalità del pancreas, occorre dosare solo la parte di amilasi prodotta specificatamente da questo organo. Ma, ancora non è sufficiente, perché questo enzima viene eli­minato molto velocemente dall’organismo, per cui spesso l’amilasi è norma­le nel sangue (anche se si ha una sofferenza del pancreas), ma non è norma­le nelle urine che, quindi, devono essere a loro volta analizzate. Inoltre, altri due enzimi, la lipasi e l’elastasi, si alterano in presenza di un cattivo funzio­namento di questo organo, per cui, per verificare la funzionalità del pancreas, è consigliabile eseguire:

  1. l’analisi dell’amilasi totale nel sangue
  2. l’analisi dell’amilasi pancreatica nel sangue, cioè gli “isoenzimi pan­creatici”
  3. l’analisi dell’amilasi nelle urine chiamata “amilasuria”
  4. la lipasi
  5. l’elastasi fecale, il più recente tra gli esami di controllo del pancreas.

Perché si eseguono?
Si tratta di esami che vengono consigliati dal medico in presenza di sin­tomi che portano a pensare ad una insufficienza pancreatica (pancreatite). Non sono, quindi, esami di routine. I sintomi che possono allarmare il medico sono, per esempio, forte dolore addominale, dimagri­mento, cattiva digestione, meteorismo, il tutto senza cause apparenti.

Come si fanno

  1. Le analisi dell’amilasi totale, dell’amilasi pancreatica e della lipasi sono normali prelievi di sangue.
  2. L’analisi dell’amilasi nelle urine, l’”amilasuria”, consiste in un campio­ne di urine che può essere prelevato in qualsiasi ora della giornata.
  3. L’elastasi fecale consiste nella raccolta di un campione di feci, in un contenitore sterile con l’aiuto di una spatola o di una paletta.

Per l’esecuzione di queste analisi non è necessaria alcuna specifica prepa­razione, né il digiuno. Anche i farmaci non influiscono sul risultato, anche se è sempre consigliabile che il medico sia a conoscenza di eventuali cure in corso. Le feci e le urine devono essere raccolte in un contenitore sterile e monouso che può essere acquistato in farmacia o richiesto direttamente al laboratorio presso il quale si intende far analizzare gli esami.

I risultati
VALORI NORMALI
Amilasi      1-225 U.I./l
Frazione pancreatica     17-115 U.I./l
Frazione salivare     17-135 U.I./l
Amilasuria      25-1.500 U.I./24ore
Lipasi      0-190 U.I./l
Elastasi fecale     200-500 U.I.

Cosa significano Amilasi totale:

  1. Se il suo valore è più alto rispetto a quello normale, è consigliabile approfondire l’argomento perché potrebbe trattarsi di un malessere che colpisce il pancreas, ma anche da una eccessiva produzione da parte delle ghiandole salivari.
  2. Se il suo valore è più basso del normale, l’alterazione non ha alcun signi­ficato clinico e non è preoccupante.

Analisi dell’amilasi pancreatica nel sangue o “isoenzimi pancreatici”:

  1. Se il suo valore rimane normale, anche se le amilasi totali sono alterate, non si può dedurre una diagnosi di insufficienza pancreatica. Questo perché significa che l’alterazione è causata da un aumento di produzio­ne di amilasi da parte delle ghiandole salivari e non è, invece, dovuta ad un malfunzionamento del pancreas.
  2. Se il suo valore è più alto rispetto a quello normale, si ha la certezza di trovarsi di fronte ad una insufficienza pancreatica.
  3. Se il suo valore è più basso rispetto a quello normale, non ha nessun significato clinico perché è un enzima che si trova normalmente nel san­gue con valori molto bassi.

Analisi dell’amilasi nelle urine o “amilasuria:

  1. Se il suo valore è più alto rispetto a quello normale siamo di fronte ad una insufficienza pancreatica anche se i valori dell’analisi del sangue non sono alterati. L’amilasi nelle urine, infatti, si altera a distanza di alcune ore rispetto a quella nel sangue (che viene eliminata velocemen­te) se il pancreas non funziona correttamente.
  2. Se il suo valore è più basso rispetto a quello normale, non ha nessun significato clinico e non è preoccupante.

Lipasi:

  • Se il risultato è più alto del normale, abbiamo la certezza di trovarci difronte ad una pancreatite. Questo, infatti, è un enzima che si altera a distanza di tempo rispetto all’amilasi solo in presenza di un malfunzio­namento del pancreas e, quindi, è utile anche per tenere sotto controllo l’evolversi della malattia. Elastasi fecale:
    1. Se il suo valore è più alto rispetto a quello normale, non è preoccupan­te e non ha alcun rilievo clinico.
    2. Se il suo valore è più basso rispetto al normale, significa che la persona soffre di insufficienza pancreatica (che diventa preoccupante se il valo­re si riduce tra 1 e 99 U.I.). L’importanza di questa analisi sta nel fatto che dosa un enzima che si altera immediatamente, fin dall’inizio della malattia.