Cloro

Elettroliti: sodio, potassio e cloro

Gli elettroliti sono particolari particelle chimiche che circolano nell’organismo e che regolano le funzioni fondamentali delle cellule come, per esempio, la stabilità della pressione del sangue e il bilancio idrico dell’intero organismo. La concentrazione di queste particelle deve, quindi, sempre rimanere costante. Sodio, potassio e cloro non sono gli unici elettroliti presenti nell’organismo; esistono anche il calcio e il magnesio, per esempio, ma i primi tre sono quelli che generalmente un medico prescrive come analisi di routine se vuole osservare lo stato di salute globale di una persona.

Perché si effettuano?

Queste analisi vengono eseguite di routine per osservare se esiste uno scompenso dei liquidi e dell’acqua nell’organismo. Infatti, in caso di valori anormali, la loro distribuzione deve cercare di essere riequilibrata per non rischiare di incorrere in conseguenze serie come, per esempio, in uno scom­penso a carico del cuore, muscolo che vive e si muove anche grazie alla giusta distribuzione di sodio, potassio e cloro.

Come si eseguono?

Si tratta di analisi di laboratorio che consistono in un normale prelievo di sangue. Il digiuno è consigliato, anche se non necessario e l’assunzione di far­maci non influenza l’esito dell’analisi, ma alcuni medicinali potrebbero limitare l’assorbimento degli elettroliti, quindi è importante segnalare al proprio medico quale tipo di trattamento si sta seguendo.

I risultati

VALORI NORMALI

Sodio       nel sangue       135-146 mEq/1 (milliEquivalenti per litro)

nelle urine      50-250 mEq/24 ore

Potassio      nel sangue      3,6-5,0 mEq/1

nelle urine     30-120 mEq/24 ore

Cloro       nel sangue       98-109 mEq/1

nelle urine 100-250 mEq/24 ore

Cosa significano?

Sodio:

Se il risultato dell’analisi è inferiore al normale, potrebbe trattarsi di una insufficienza renale acuta o cronica oppure una insufficienza respiratoria di un certo rilievo. In alcuni casi potrebbe anche essere dovuta a vomito abbondante o a diarrea persistente, che portano ad una disidratazione dell’organismo se i liquidi non vengono reintegrati oppure la causa può essere una eccessiva sudorazione.

Se il risultato dell’analisi è superiore al valore normale, potrebbe significare che i reni o il fegato non funzionano adeguatamente e non utilizzano il sodio presente nel sangue come dovrebbero. Questa alterazione deve essere tenuta sotto controllo perché potrebbe portare ad uno scompenso a carico del cuore.

Potassio:

Se l’analisi ha un valore più basso rispetto al normale, l’alterazione potrebbe essere dovuta a vomito o diarrea, che causano disidratazione, a un malassorbimento del potassio nell’organismo o come la conseguenza di ustioni. Inoltre, l’anomalia potrebbe essere segnale della presenza di una malattia come il diabete scompensato o l’ipertiroidismo.

Se l’analisi risulta superiore rispetto ai valori normali, significa che nell’organismo è in corso una distruzione delle cellule causata, per esem­pio, da traumi. Inoltre il potassio ha valori alterati, alti o bassi, nel caso di diabete scompensato.

Cloro:

Se il risultato è inferiore rispetto ai valori normali, l’anomalia potrebbe essere la spia di una insufficienza renale o essere legata ad un trattamento troppo prolungato con medicinali diuretici o causata da una sudorazione eccessiva senza che i sali vengano reintegrati nell’organismo oppure, ancora, potrebbe essere una conseguenza di vomito, diarrea o malassorbimento degli elettroliti che provocano una disidratazione.

Se il risultato è più alto rispetto ai valori normali, potrebbe essere dovuto ad una insufficienza renale.